Non c’è nulla di più difficile che scrivere la propria biografia. Volevo parlare solo della parte artistica, ma anche se sembra una frase fatta non posso farlo perché la mia vita artistica è incastonata nei giorni di vita ordinaria, una vera anastomosi che le rende inscindibili.
Sono nata nella provincia di Padova nel 1976. Fin da bambina ho avuto la passione e un’attitudine al disegno. Mi considero una pittrice autodidatta nonostante il diploma in Decorazione Pittorica conseguito presso l’istituto d’arte “Pietro Selvatico” di Padova, dove non ho trovato la strada che cercavo. La “vita” mi stava stretta. Affronto contemporaneamente gli studi musicali in chitarra classica. Successivamente mi laureo in “Storia dell’Arte Moderna” presso l’Università degli Studi di Padova con una tesi su Andrea Mantegna.Ho svolto numerosi lavori lontani dal mondo dell’arte che hanno acutizzato il mio senso di “non appartenenza” a nessun gruppo, una vera “Insostenibile leggerezza dell’essere”, e aggravato il disturbo bipolare di tipo 2 di cui soffro, disturbo che mi rende quello che sono e nonostante l’immenso dolore che causa non potrei, né vorrei, vivere senza. Riprendo a dipingere nel 2017 dopo un grave lutto, la perdita improvvisa, immersa nella più acuta sofferenza di mia madre, mio unico punto fisso, che ha portato al vertice massimo la mia malattia, quasi al punto di non ritorno. L’Arte, la pittura, la musica e la scrittura sono state la mia ancora di salvezza. Il porto sicuro, l’isola in cui trovare conforto. Riprendo a dipingere con la fatica di molti anni di digiuno e con il terrore, tuttora ben presente, della mediocrità, ma ora posso affrontare con più consapevolezza e fermezza il mio mondo.
Da questo amore per l’arte che era semplicemente sopito, ma mai svanito è nato il mio lavoro teatrale intitolato “La Luna nel Bosco-il viaggio dell’arte nel bosco dei disturbi dell’umore” che vede l’unione tra pittura, musica, poesia e danza. Racconta le emozioni e la sofferenza di chi è affetto da depressione e disturbo bipolare di tipo 2. Il lavoro teatrale risulta finalista al premio “Treviso Creativity week” nel 2019. Una delle opere realizzate per questo lavoro, “Solitudine” è stata segnalata al Premio Dante 2021 e pubblicata sulla rivista “Art Now” maggio/giugno 2021.
Durante il periodo pandemico, il lavoro teatrale diventa un libro, un memoire dove racconto in prima persona il vissuto depressivo, dal titolo “La Luna nel Bosco” edito da Aletti. Alcuni dei testi e delle poesie del lavoro teatrale e del libro sono state selezionate per i cataloghi “Giornata Mondiale della poesia” (ed Aletti), “Parole in fuga” (ed Aletti), “L’arte in quarantena” (ed Mondadori). Uno di questi componimenti compare nel video di presentazione de “L’Alchimia della Crisalide”.
La mia formazione lavorativa e culturale mi porta ad avvicinarmi molto al tema della figura femminile che sviluppo in una mostra personale “Il segno opposto” di cui fa parte anche l’opera “Il Dono” esposta presso la collettiva: “Mediterraneo” a cura di G. Puntelli, al Palazzo della Cultura P. Crupi, Reggio Calabria. Sento molto vicino il tema delle difficoltà sociali che cerco di esprimere nella pittura, nella scrittura e nella musica. Le opere che realizzo non sono altro che la trasposizione delle sensazioni, emozioni, parole, musiche che risuonano nel mio io più profondo. In fondo lo diceva anche Pollock: “ognuno dipinge ciò che è” e Picasso: “non si dipinge ciò che si vede, ma ciò che si sente”. Credo che sia importante esprimere il proprio sentire senza ipocrisie e edulcorazioni, anche se può risultare disturbante. E forse per questo spesso le mie opere vengono spesso definite aggressive. Credo che sia un aggettivo meraviglioso ed esatto di cui ne sento il peso, l’onore, la fierezza e l’importanza. Considero l’Arte un’entità composita, un insieme di tante espressioni e il mio obbiettivo è quello di fonderle per ricreare l’unità. Le mie opere sono accompagnate e parlano anche attraverso il suono. La mia ricerca artistica e stilistica è in continua evoluzione passando dal realismo più figurativo con una grande attenzione alla tecnica, all’astratto con l’utilizzo di più materiali.